In nessun altro campo, come in quello per noi vitale, dell’approvvigionamento energetico balza in primo piano il grande contrasto tra interessi economici ed interessi ecologici.
E di ambedue queste sfere di interesse, si deve tenere conto responsabilmente e con lungimiranza se si vogliono creare, in questo settore, nuove dimensioni, che vadano a beneficio di tutti.
In linea di principio possiamo affermare, che la soluzione di una parte del problema consiste nell’impiegare le fonti alternative di energia in modo adeguato alle esigenze, sfruttando le possibilità, che ci sono date, individuando di volta in volta il modo migliore per armonizzare convenienza economica e tutela ambientale quando entrambe non siano già prerogativa dell’intervento
Le pagine seguenti comunque non hanno la pretesa “di dire tutto”, ne sarebbe scaturito un trattato per addetti ai lavori, ma solo lo scopo di fornire, a quanti intendano avviare iniziative in campo energetico, quelle informazioni di base necessarie per affrontare in modo consapevole i problemi, o fornire un input a chi non vi abbia mai posto attenzione.
Non ci soffermeremo al settore riguardante l’isolamento termico degli edifici, non perché meno importante, ma in quanto le argomentazioni al riguardo e la legislazione attuale hanno già stabilito modalità e limiti applicativi. Ci è sembrato perciò opportuno riservare la nostra attenzione alle fonti alternative di energia e tra queste evidenziare solo le più note, ponendo la attenzione sul fatto, che qualunque intervento in materia è incentivato dalla Pubblica Amministrazione, sia Statale, che Regionale o Provinciale, sia sottoforma di contributi in conto capitale, che tramite sgravi fiscali.

Donato Candioli